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Nella lezione precedente abbiamo trattato come i link in uscita sono in grado di influire (anche negativamente) sul giudizio e quindi anche sul posizionamento del nostro personale sito. In questa sezione vedremo anche come i link verso siti di qualità possano essere rischiosi (strategia di scambi e vendita dei link).
Link in uscita e Scambi Link
Una tecnica, ormai vecchia, da non usare, secondo i dettami più recenti della SEO, è lo scambio reciproco di link con altri siti.
Facciamo un esempio:
Sito X (Rosso) ==LINK==> Sito Y (Nero)
Sito Y (Nero) ==LINK==> Sito X (Rosso)
Questa strategia (combattuta apertamente dai motori d ricerca che elenca fra le tecniche d'evitare gli schemi di link), è, infatti, vista come uno specifico tentativo di alterazione dei criteri di classificazione delle pagine, quindi quella d'esporre a un rischio serio di penalizzazione i webmaster.
Qualora si decida di effettuare scambi link, almeno, abbiate l'attenzione di utilizzare triangolari schemi, meglio se complessi:
Sito X (Rosso) ==> Sito Y (Nero)
Sito Y (Nero) ==> Sito W (Rosso)
Rammentatevi di non inserire un numero elevato di link in uscita a "siti amici o siti consigliati” su zone come footer o sidebar del sito: in questo si formano centinaia o addirittura migliaia di link verso un ridotto numero di siti web, questo è (spam) un deciso segno di tentare l'alterazione degli esiti di ricerca e quindi passibile di una penalizzazione del sito.
Se la strategia è di linkare un sito detto amico, con la speranza che questi ricambi la vostra strategia, fatela inserendo singolarmente, in un post, un link, nel più possibile naturale.
Vendita di link in uscita
La strategia vista sopra, vale per la vendita di un link a qualcuno disposto a comprarlo. Google (i motori di ricerca in generale) penalizza queste condotte, se non messe in atto nel modo più corretto, che consiste nell'uso dell'attributo, sui link in vendita, rel="nofollow".
Per gli scambi link, le considerazioni effettuate, hanno valore anche per i link venduti: quindi è necessario usare il "nofollow", o se non si può fare in modo diverso, inserire con la cautela massima, il link "dofollow" con lo scopo di non incappare in inconvenienti molto spiacevoli.
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