La definitiva checklist SEO: cosa non si deve dimenticare
La completa lista d controllo, operazione da mettere in pratica prima di pubblicare il vostro sito web.
Una startup (nuova impresa) non può permettersi di sorvolare o dimenticare le strategie SEO, quando lo scopo è di lanciare un nuovo sito web (come affermato da Patrik Dholokiya.
Vediamo una utile lista di controllo per aiutarvi a durare in pista.
A prescindere dal fatto che stiate cercando di diffondere il vostro sito web, o anche di..
1) Monitorare l’uptime del sito web: usare uno strumento gratis per il monitoraggio dei tempi d’attività come UptimeRebot o Pingdom, per eseguire la verifica del tempo d’attività del vostro sito e quindi sia ragionevole. In modo generale, dovreste puntare a un uptime con una percentuale del 99,999. Passare al 99,9% è superficiale, addirittura passare al 99% è assolutamente inaccettabile.
2) Passate a HTTPS il prima possibile: più si interviene in ritardo, più sarà complicata la migrazione. Verificate l’ipertestuale protocollo di trasferimento (http), rimandi con certezza al protocollo di ipertestuale trasferimento certo (HTTPS) e che questo non generi una pagina con errore 404.
Per assicurarsi che la vostra configurazione sia sicura, eseguire un test SSL.
3) Formato singolo URL: che oltre a garantire http, richiami sempre a HTTPS, quindi, sincerarsi che la versione di Url (www) non www WWW sia usata in modo esclusivo e che l’alternativa reindirizzi senza interruzioni. Assicuratevi che la totalità dei link usino l’appropriato formato URL e non reindirizzino.
4) Controllate i vostri vicini IP: se i vostri vicini, del protocollo IP (internet) evidenziano schemi di spam, gli specifici filtri antispam dei motori di ricerca (Google) potrebbero essere più altamente sensibili nei confronti del vostro sito web.
Usate strumenti di vicinato IP per visionare, magari a campione, dei siti online e ricercare possibili segni di spam. Parliamo di diretto spam, quindi non di contenuto di qualità scarsa. E’ un’ottima idea usare questo specifico strumento su alcuno affidabili siti per capire cosa ci si deve aspettare da un normale sito prima di desumere delle conclusioni.
5) Verificare se ci sono dei malware: usare lo strumento offerto gratis da Google, per eseguire la verifica di presenza di malware sul vostro sito web.
6) Verificare le problematiche relative al DNS: usate per il controllo DNS, uno strumento come quello offerto da Mxtoolbox o Pingdom, per identificare problemi eventuali DNS, che in qualche modo potrebbero produrre delle difficoltà.
7) Controllate eventuali errori del server: eseguire scansioni del vostro sito web, con uno strumento del tipo Screaming Frog. Non dovreste rilevare reindirizzamenti 302 o 301, perché al contrario significherebbe che state collegando a un URL che reindirizza.
Aggiornate possibili link che reindirizzano. Date più priorità alle rimozioni di link su ogni pagina 5xx o 404, per il motivo che queste pagine, o sono danneggiate o addirittura non esistono. Bloccate pagine con robots.txt (403 vietate).
8) Verificate la presenza di nofollow e noindexing: quando il vostro sito web è pubblico, usate un crawler per eseguire una verifica che, anche involontariamente, nessuna pagina sia senza link eseguito o oggetto.
Il tag noindex vuole indicare a Google di non inserire la pagina di ricerca nell’indice, azione che dovrebbe essere messa in atto soltanto per duplicati testi che non volete visualizzare negli esiti di ricerca.
Il tag nofollow indica a Google di passare dalla pagina PageRank, cosa che non dovreste mai fare al vostro contenuto.
9) Eliminate Soft 404: provate un esistente URL in un crawler del tipo Screaming Frog. Nel caso la non pagine non venisse visualizzata con codice 404, questa è una problematica da evitare.
I motiri di ricerca, vogliono che le le inesistenti pagine vengano visualizzate con 404; quindi, non dovreste linkare a inesistenti pagine web.
Indicizzazione
Analizzate il vostro sito web tramite i pnti seguenti, sia all’inizio sia dopo l’avvio, per sincerarvi che le suddette pagine vengano velocemente aggiunte all’indice di ricerca.
Sitemap: verificate che una XML eXetensible markup sia fruibile all’indirizzo example.com/sitemap.xml, oltre l’avvenuto caricamento della sitemap su Bing Webmaster Toos e Google Search Console.
La sitemap dovrebbe essere aggiornata e dinamica, ogni qualvolta aggiunta una pagina nuova.
La sitemap deve usare l’appropriata struttura dell’URL (http rispetto a HTTPS e www in opposizione non-www), questo deve essere logico e coerente, non dovete avere nessun 301 o 404. Per assicurarsi che il codice della mappa del sito sia correttamente validato, usate il validatore del W3C.
Cache di Google: visualizzate la cache di Google del vostro sito web usando URL del tipo:
http://webcache. Gougleusercontent. Com/search?q=cache:[your here here.
Quest vi mostrerà come i motori di ricerca vedono il vostro sito web. Navigate nella cache per visionare se mancano importanti elementi di qualsiasi pagina.
Indicizzate pagine: utilizzate Google esempio.com per controllare se il totale numero di restituiti esiti corrisponde al database. Se questo numero è non elevato, vuol dire che qualche pagina non viene indicizzata.
Al contrario, vuole significare che è doveroso la risoluzione le problematiche di duplicato contenuto. Benché questo numero sia, in modo raro, uguale al 100%, è opportuno affrontare ogni discrepanza.
Fred RSS: intanto che i feed d’indice del sito, non siano più usati dalla generale popolazione, i feed RSS sono spesso usati dai crawler e hanno la capacità di raccogliere collegamenti ulteriori, adatti per l’indicizzazione. Includere un rel=alternative per specificare, nel codice sorgente il Feed RSS e verificare questi funzioni in modo corretto.
Pubblicare Social Media: usate per WorpPress, Social Media Auto Publish, per il vostro blog o anche per ogni sezione del vostro sito web, che regolarmente è aggiornata, a patto che, il contenuto di quella specifica sezione sia idoneo per i social media.
Sui social media, la pubblicazione, porta all’esposizione, tuttavia, offre un aiuto per la garanzia che le pagine siano indicizzate nei risultati di Google.
Rich Snippet: se usate il semantico markup, verificate che i rich snippet siano correttamente visualizzati. Se è opportuno, convalidate il vostro markup per accertarvi che non siano presenti degli errori.
Soddisfazione
Attivate processi specifici per garantire che i problemi seguenti siano gestiti con ogni contenuto nuovo che intendete realizzare dopo il lancio del sito web, controllare ognuno di questi sul vostro sito prima del lancio.
Mancati titoli: usate un crawler per la verifica di ogni pagina del vostro sito ci sia un titolo (tag title).
Titolo e lunghezza: se si usa Screaming Frog, mettere in ordine i titoli per lunghezza dei pixel e quindi identificare per la lunghezza i titoli tagliati negli esiti di ricerca.
E’ molto importante che la totalità dell’informazioni utili per gli utenti, per identificare il prodotto o il servizio della pagina siano visualizzate prima del limite di taglio.
Prendere nota dei titoli, in modo particolare corti, perché dovrebbero probabilmente essere allungati, per indirizzare query più numerose di ricerca nel tempo.
Parole chiavi (keyword) per il titolo: accertatevi che l’eventuali Keyword principali siano presenti nel titolo (tag).
Non replicare le varianti delle keyword nel tag dei titoli, prendete in considerazione dei sinonimi e posizionate le più importante parole chiavi più vicine (come idea) all’inizio.
Rammentate che l’utilizzo di keyword, raramente dovrebbero avere più successo sull’importanza di un accattivante titolo, quindi usate tanta immaginazione e estro.
Meta description: eseguite scansioni del vostro sito web per accertarvi di conoscere la totalità dei mancanti tag.
E’ errato pensare che ogni pagina necessiti di una meta descrizione, dal fatto che, in alcuni casi in cui l’automatizzato snipping di Google sia in reltà migliore. Per esempio per pagine con “targetting long-tail.
Comunque, la scelta fra un mancante meta descritption e uno presente dovrebbe sempre essere intenzionale. Identificate e quindi rimuovete eventuali duplicati meta description.
Verificate che queste siano non superiori a 160 caratteri (lunghezza), per far in modo che non siano tagliate. Includete le frasi chiave nelle meta description in modo che siano raffigurate con carattere in grassetto nello snippet.
H1 intestazioni: accertatevi che la totalità delle pagine web usino un tag H1 (intestazione), che non siano presenti duplicati, quindi un tag H1 per pagina. Il vostro tag H1 dovrebbe visto come un titolo, con la sola eccezione di una massima lunghezza.
Non è corretto pensare che il vostro H1 debba essere uguale al titolo, anche se dovrebbe di certo essere correlato (è ovvio).
Altre intestazione e H2: scansionate il vostro sito web e quindi controllate le mancanti intestazioni H2. In pratica i sottotitoli che non sono sempre utili, tuttavia, le pagine senza potrebbero diventare difficili da analizzare da parte dell’utenza. Ogni pagina web, con oltre tre paragrafi di testo brevi, dovrebbe usare un tag del tipo H2.
Keyword: ogni parte dei un contenuto ha una target keyword? A qualunque contenuto dove non è stata assegnata una precisa e ufficiale parola chiave, sarà corretta l’applicazione di una ricerca per keyword.
Alternativi testi: le non decorative immagini, devono usare sempre l’alternativo testo, per l’identificazione del contenuto dell’immagine. Utilizzate keywords che identifichino la stessa immagine e quindi non il resto del testo.
Tenete in considerazione che l’alt-text è di certo inteso come un’alternativa reale dell’immagine. L’alternativo testo, deve comunque avere un chiaro senso e quindi non per decorative immagini come per esempio i bordi, ma soltanto per quelle che sono necessarie come interfaccia o contenuto.
Sito e architettura
E’ sempre meglio realizzare prima passibile l’architettura del vostro sito web, nel processo di lancio, ma questo sono importanti considerazioni da usare, anche dopo la pubblicazione, il lavoro di miglioramento non termina mai.
Logo e collegamenti: verificate che il logo del sito sia sempre rimandato alle pagina principale e questo vale per ogni sezione del sito stesso.
Navigazione testo d’ancoraggio: deve usare parole, ma deve essere necessariamente breve e quindi adatto alla navigazione. Evitare dei menu con testi di ancoraggio troppo lunghi e ripetitive frasi.
Se il sito dispone di un menu a tendina (a discesa), non dovrebbe elencare auto Fiat, auto Alfa Romeo, auto mercedes e cosi via, ma solo il marchio.
Esterni collegamenti: questi collegamenti verso altri siti web nella vostra principale navigazione, o altrimenti elencati in tutte le pagine, potrebbero essere intesi come un grave segnale spam da Google. E’ quindi importante che ogni tipo sponsorizzato di link usi l’attributo nofollow.
Pagine senza genitori: incrociate la scansione dei dati con il vostro database, per accertarvi che non esistano pagine senza genitori (orfane). Una pagina solitaria è un URL che non può essere raggiunto da nessun link sul vostro sito.
Questo è diverso dal classico codice 404, che vuole significare che la pagina non è presente, ma tuttavia, potrebbe avere link che indirizzano ad essa. Le pagine orfane, possono essere considerate “doorway” e quindi anch’esse considerate spam.
Sottocartelle: devono seguire una logica gerarchia che deve corrispondere alla gerarchia per la navigazione del vostro sito. Ognuna di queste pagine dovrebbe avere soltanto un URL, che vuole dire che non dovrebbe mai appartenere a più di una contraddittoria sottogatoria o categoria.
Link e profondità: le importanti pagine, come del tipo con target delle migliori parole chiave, non dovrebbero essere oltre i due livelli, in modo ideale, essere raggiungibili facilmente (direttamente meglio) dalla pagina principale. Il controllo può essere eseguiti con l’uso di Crawl depht in Screaming Frog.
Gerarchia: Le pagine dovrebbero essere raggiunte con pochi clic dalla HomePage. Tuttavia, questo non significa realizzare una piatta gerarchia. Le principali categorie del vostro sito web, dovrebbero essere raggiunte dalla pagina principale e ogni successiva pagina raggiungibile dalla sezione categoria, seguite eventuali sottocartelle.
Nessun tipo d’impaginazione JavaScript: tutti i singoli contenuti dovrebbero possedere un URL singolo. Mai un utente può muoversi nel sito senza modificare l’URL del proprio browser.
Questo, oltre a produrre un’indicizzazione mo,to complicata o addirittura non possibile per Google, rende impossibile all’utenza di collegarsi in modo diretto a una pagina considerata importante.
URL variabili: queste variabili di URL come per esempio “?Sort = ascending” non essere presenti e quindi aggiunte alla fine dell’URL, che sono indicizzati in Google, per il motivo che creano dei duplicati contenuti.
Contestuali collegamenti: il motore di ricerca più famoso e utilizzato al mondo, ha dichiarato che gli incorporati editoriali collegamenti dei contenuti sono, all’interno della navigazione, più che link.
Le pratiche migliori, consigliano di aggiungere dei contenuti descrittivi attorno ai collegamenti. Gli interni link del vostro sito web avranno valore maggiore se includete contestuali link.
Dispositivi Mobile
Ogni moderna startup dovrebbe avere come obiettivo primario infrastruttura e interfaccia, che siano ottimizzate per gli ormai sempre più usati dall’utenza , dispositivi mobile (Tablet e smartphone).
Test di Google Mobile – Friendly: eseguire il test per capire se ci sono eventuali problematiche, che rilevano il modo di come l’utenza naviga sul vostro sito web.
Implementazione della progettazione responsive: il vostro sito web deve essere necessariamente reattivo, questo vuole dire che deve funzionare nel modo più corretto possibile, oltre che avere un estetico aspetto per la potenziale utenza e questo non deve dipendere dal tipo di dispositivo d’accesso.
Per ottenere un template specifico responsive è necessari ricercarlo. Questi sono disponibili per quasi la totalità delle piattaforme, anche gratis. Eliminate ogni elemento visivo che sia estraneo e non utile per navigare da un cellulare o tablet (dispositivo mobile).
Flash e JavaScript: verificate che le vostre pagine web offrano un corretto funzionamento senza Flash o JavaScript. Utilizzate il vostro crawler per una identificazione di pagine che fanno riferimento a file .js. e .swf, visionate queste pagine usando un browser con JavaScript con l’assenza d’installazione di Adobe Flash.
Se queste specifiche pagine non funzionano nel modo corretto, devono essere necessariamente rielaborate. In generale, Flash dovrebbe essere sostituito completamente con fogli di stile CSS. Mentre JavaScript deve essere utilizzato soltanto per modificare in modo dinamico gli elementi HTML.
Navigazione responsive: verificare che il menu a discesa abbiano un corretto funzionamento e quindi perfettamente adatti per i dispositivi mobile, controllare la lunghezza dei contenuti, che non siano complicati da usare.
Rensponsive immagini: I video possono usare template responsive. Per fare un esempio, se usate il tag Video HTML, con l’inserimento del seguente codice fra i tag dei vostri video, questi verranno ridimensionati con la finestra del vostro browser:
Video (massima larghezza: 100%; altezza: auto)
Pop-up e Interstitial: verificate che la totalità dei pop-up o anche interstitial siamo totalmente compatibili con ogni dispositivo, considerate anche la possibilità di poterli bloccare per dispositivi con un numero basso di pixel (una certa larghezza). Avere sempre la possibilità di chiudere pop-up e un interstitial e la grandezza dei bottoni, per un’interfaccia touch, sempre ragionevoli.